La Bohème - Quarto quadro: In soffitta

Quadro quarto

«...in quell'epoca già da tempo gli amici erano vedovi.

«Musetta era diventata un personaggio quasi ufficiale; - da tre o quattro mesi Marcello non l'aveva incontrata.

«Così pure Mimì; - Rodolfo non ne aveva più sentito parlare che da se medesimo quando era solo.

«Un dì che Marcello di nascosto baciava un nastro dimenticato da Musetta, vide Rodolfo che nascondeva una cuffietta - la cuffietta rosa - dimenticata da Mimì:

«Va bene! mormorò Marcello, egli è vile come me!

«Vita gaia e terribile!...».


In soffitta.

(La stessa scena del Quadro 1.)
(Marcello sta ancora dinanzi al suo cavalletto, come Rodolfo sta seduto al suo tavolo: vorrebbero persuadersi l'un l'altro che lavorano indefessamente, mentre invece non fanno che chiacchierare.)

Marcello
(continuando il discorso)
In un coupé?

Rodolfo
Con pariglia e livree.
Mi salutò ridendo. To', Musetta!
Le dissi: - e il cuor? - «Non batte o non lo sento
grazie al velluto che il copre».

Marcello
(sforzandosi di ridere)
Ci ho gusto
davver !

Rodolfo
(fra sé)
(Loiola, va! Ti rodi e ridi.)
(Ripiglia il lavoro.)

Marcello
(Dipinge a gran colpi di pennello.)
Non batte? Bene! Io pur vidi...

Rodolfo
Musetta?

Marcello
Mimì.

Rodolfo
(Trasalendo, smette di scrivere.)
L'hai vista?
(Si ricompone.)
Oh, guarda!

Marcello
(Smette il lavoro.)
Era in carrozza
vestita come una regina.

Rodolfo
(allegramente)
Evviva !
Ne son contento.

Marcello
(fra sé)
(Bugiardo, si strugge d'amor.)

Rodolfo
Lavoriam.

Marcello
Lavoriam.
(Riprendono il lavoro.)

Rodolfo
(Getta la penna.)
Che penna infame!
(sempre seduto e molto pensieroso.)

Marcello
(Getta il pennello.)
Che infame pennello!
(Guarda fissamente il suo quadro, poi di nascosto da Rodolfo estrae dalla tasca un nastro di seta e lo bacia.)

Rodolfo
(O Mimì tu più non torni.
O giorni belli,
piccole mani, odorosi capelli,
collo di neve!
Ah! Mimì, mia breve gioventù!
(Dal cassetto del tavolo leva la cuffietta di Mimì).
E tu, cuffietta lieve,
che sotto il guancial partendo ascose,
tutta sai la nostra felicità,
vien sul mio cuor!
Sul mio cuor morto, poich'è morto amor.)

Marcello
(Io non so come sia
che il mio pennel lavori
ed impasti colori
contro la voglia mia.
Se pingere mi piace
o cieli o terre o inverni o primavere,
egli mi traccia due pupille nere
e una bocca procace,
e n'esce di Musetta
e il viso ancor...
E n'esce di Musetta
il viso tutto vezzi e tutto frode.
Musetta intanto gode
e il mio cuor vil la chiama
e aspetta il vil mio cuor...)

Rodolfo
(Pone sul cuore la cuffietta, poi volendo nascondere a Marcello la propria commozione, si rivolge a lui e disinvolto gli chiede:)
Che ora sia?
E Schaunard non torna?

Marcello
(Rimasto meditabondo, si scuote alle parole di Rodolfo e allegramente gli risponde:)
L'ora del pranzo di ieri.

(Entrano Schaunard e Colline, il primo porta quattro pagnotte e l'altro un cartoccio.)

Schaunard
Eccoci.

Rodolfo
Ebben?

Marcello
Ebben?
(Schaunard depone le pagnotte sul tavolo.)
(con sprezzo)
Del pan?

Colline
(Apre il cartoccio e ne estrae un'aringa che pure colloca sul tavolo.)
È un piatto degno di Demostene:
un 'aringa...

Schaunard
... salata.

Colline
Il pranzo è in tavola.
(Siedono a tavola, fingendo d'essere ad un lauto pranzo.)

Marcello
Questa è cuccagna
da Berlingaccio.

Schaunard
(Pone il cappello di Colline sul tavolo e vi colloca dentro una bottiglia d'acqua.)
Or lo sciampagna
mettiamo in ghiaccio.

Rodolfo
(a Marcello, offrendogli del pane)
Scelga, o barone;
trota o salmone?

Marcello
(Ringrazia, accetta, poi si rivolge a Schaunard e gli presenta un altro boccone di pane.)
Duca, una lingua
di pappagallo?

Schaunard
(Gentilmente rifiuta, si versa un bicchiere d'acqua poi lo passa a Marcello; l'unico bicchiere passa da uno all'altro. Colline, che ha divorato in gran fretta la sua pagnotta, si alza.)
Grazie, m'impingua.
Stasera ho un ballo.

Rodolfo
(a Colline)
Già sazio?

Colline
(con importanza e gravità)
Ho fretta.
Il Re m'aspetta

Marcello
(premurosamente)
C'è qualche trama?

Rodolfo
Qualche mister?
(Si alza, si avvicina a Colline, e gli dice con curiosità comica:)
Qualche mister?

Marcello
Qualche mister?

Colline
(Passeggia pavoneggiandosi con aria di grande importanza.)
Il Re mi chiama
al Minister.
Rodolfo, Schaunard e Marcello
(Circondan Colline e gli fanno grandi inchini.)
Bene!

Colline
(con aria di protezione)
Però...
vedrò... Guizot!

Schaunard
(a Marcello)
Porgimi il nappo.

Marcello
(Gli dà l'unico bicchiere.)
Sì, bevi, io pappo!

Schaunard
(Solenne, sale su di una sedia e leva in alto il bicchiere.)
Mi sia permesso al nobile consesso...

Rodolfo e Colline
(interrompendolo)
Basta!

Marcello
Fiacco !

Colline
Che decotto!

Marcello
Leva il tacco!

Colline
(prendendo il bicchiere a Schaunard)
Dammi il gotto!

Schaunard
(Fa cenno agli amici di lasciarlo continuare.)
(ispirato)
M'ispira irresistibile
l'estro della romanza!...

Gli altri
(urlando)
No!

Schaunard
(arrendevole)
Azione coreografica
allora?...

Gli altri
(Applaudendo, circondano Schaunard e lo fanno scendere dalla sedia.)
Sì! Sì!...

Schaunard
La danza
con musica vocale!

Colline
Si sgombrino le sale...
(Portano da un lato la tavola e le sedie e si dispongono a ballare.)
Gavotta.

Marcello
(proponendo varie danze)
Minuetto.

Rodolfo
Pavanella.

Schaunard
(marcando la danza spagnola)
Fandango.

Colline
Propongo la quadriglia.
(Gli altri approvano.)

Rodolfo
(allegramente)
Mano alle dame.

Colline
Io détto!
(Finge di essere in grandi faccende per disporre la quadriglia.)

Schaunard
(Improvvisando, batte il tempo con grande, comica importanza.)
Lallera, lallera, lallera, là.

Rodolfo
(Si avvicina a Marcello, gli fa un grande inchino offrendogli la mano.)
Vezzosa damigella...

Marcello
(con modestia, imitando la voce femminile)
Rispetti la modestia.
(con voce naturale)
La prego.

Schaunard
Lallera, lallera, lallera, là.

Colline
(dettando le figurazioni)
Balancez.
(Rodolfo e Marcello ballano la quadriglia.)

Marcello
Lallera, lallera, lallera,

Schaunard
(provocante)
Prima c'è il Rondò.

Colline
(provocante)
No, bestia !!

Schaunard
(con disprezzo esagerato)
Che modi da lacchè!
(Rodolfo e Marcello continuano a ballare.)

Colline
(offeso)
Se non erro,
lei m'oltraggia.
Snudi il ferro.
(Corre al camino e afferra le molle.)

Schaunard
(Prende la paletta del camino.)
Pronti.
(mettendosi in posizione per battersi)
Assaggia.
Il tuo sangue io voglio ber.

Colline
(Fa altrettanto.)
Uno di noi qui si sbudella.
(Rodolfo e Marcello cessano dal ballare e si smascellano dalle risa.)

Schaunard
Apprestate una barella.

Colline
Apprestate un cimiter.
(Schaunard e Colline si battono.)

Rodolfo e Marcello
(allegramente)
Mentre incalza
la tenzone,
gira e balza
Rigodone.
(Ballano intorno ai duellanti, che fingono di essere sempre più inferociti.)
(Si spalanca l'uscio ed entra Musetta in grande agitazione.)

Marcello
(scorgendola)

Musetta

Musetta
(ansimante)
C'è Mimì...
(Con viva ansietà attorniano Musetta.)
C'è Mimì che mi segue e che sta male.

Rodolfo
Ov'è?

Musetta
Nel far le scale
più non si resse.
(Si vede, per l'uscio aperto, Mimì seduta sul più alto gradino della scala.)

Rodolfo
Ah!
(Si precipita verso Mimì; Marcello accorre anche lui.)

Schaunard
(a Colline)
Noi accostiam
quel lettuccio.
(Ambedue portano innanzi il letto.)

Rodolfo
(Coll'aiuto di Marcello porta Mimì fino al letto.)
Là.
(agli amici, piano:)
Da bere.
(Musetta accorre col bicchiere dell'acqua e ne dà un sorso a Mimì.)

Mimì
(con grande passione)
Rodolfo!

Rodolfo
(Adagia Mimì sul letto.)
Zitta, riposa.

Mimì
(Abbraccia Rodolfo.)
O mio Rodolfo!
Mi vuoi qui con te?

Rodolfo
Ah! mia Mimì,
sempre, sempre !
(Persuade Mimì a sdraiarsi sul letto e stende su di lei la coperta, poi con grandi cure le accomoda il guanciale sotto la testa.)

Musetta
(Trae in disparte gli altri, e dice loro sottovoce:)
Intesi dire che Mimì, fuggita
dal Viscontino, era in fin di vita.
Dove stia? Cerca, cerca... la veggo
passar per via
trascinandosi a stento.
Mi dice: «Più non reggo...
Muoio! lo sento...
(Agitandosi, senz'accorgersene alza la voce.)
Voglio morir con lui! Forse m'aspetta...
M'accompagni, Musetta?...»

Marcello
(Fa cenno di parlar piano e Musetta si porta a maggior distanza da Mimì.)
Sst.

Mimì
Mi sento assai meglio...
lascia ch'io guardi intorno.
(con dolce sorriso)
Ah, come si sta bene qui!
Si rinasce, ancor sento la vita qui...
(alzandosi un poco e riabbracciando Rodolfo)
No! tu non mi lasci più!

Rodolfo
Benedetta bocca,
tu ancor mi parli!

Musetta
(da parte agli altri tre)
Che ci avete in casa?

Marcello
Nulla !

Musetta
Non caffè? Non vino?

Marcello
(con grande sconforto)
Nulla! Ah! miseria!

Schaunard
(osservata cautamente Mimì, tristemente a Colline, traendolo in disparte:)
Fra mezz'ora è morta!

Mimì
Ho tanto freddo!...
Se avessi un manicotto! Queste mie mani
riscaldare non si potranno mai?
(Tossisce.)

Rodolfo
(Prende nelle sue le mani di Mimì riscaldandogliele.)
Qui nelle mie! Taci!
Il parlar ti stanca.

Mimì
Ho un po' di tosse!
Ci sono avvezza.
(Vedendo gli amici di Rodolfo, li chiama per nome: essi accorrono premurosi presso di lei.)
Buon giorno, Marcello,
Schaunard, Colline... buon giorno.
(sorridendo)
Tutti qui, tutti qui
sorridenti a Mimì.

Rodolfo
Non parlar, non parlar.

Mimì
Parlo piano,
non temere, Marcello,
(facendogli cenno di appressarsi)
date retta: è assai buona Musetta.

Marcello
Lo so, lo so.
(Porge la mano a Musetta.)
(Schaunard e Colline si allontanano tristemente: Schaunard siede al tavolo, col viso fra le mani; Colline rimane pensieroso.)

Musetta
(Conduce Marcello lontano da Mimì, si leva gli orecchini e glieli porge dicendogli sottovoce:)
A te, vendi, riporta
qualche cordial, manda un dottore!...

Rodolfo
Riposa.

Mimì
Tu non mi lasci?

Rodolfo
No! No!
(Mimì a poco a poco si assopisce, Rodolfo prende una scranna e siede presso al letto)
(Marcello fa per partire, Musetta lo arresta e lo conduce più lontano da Mimì.)

Musetta
Ascolta!
Forse è l'ultima volta
che ha espresso un desiderio, poveretta!
Pel manicotto io vo. Con te verrò.

Marcello
(commosso)
Sei buona, o mia Musetta.
(Musetta e Marcello partono frettolosi.)

Colline
(Mentre Musetta e Marcello parlavano, si è levato il pastrano.)
(con commozione crescente)
Vecchia zimarra, senti,
io resto al pian, tu ascendere
il sacro monte or devi.
Le mie grazie ricevi.
Mai non curvasti il logoro
dorso ai ricchi ed ai potenti.
Passâr nelle tue tasche
come in antri tranquilli
filosofi e poeti.
Ora che i giorni lieti
fuggîr, ti dico: addio,
fedele amico mio.
Addio, addio.
(Colline, fattone un involto, se lo pone sotto il braccio, ma vedendo Schaunard, si avvicina a lui, gli batte una spalla dicendogli tristemente:)
Schaunard, ognuno per diversa via
(Schaunard alza il capo.)
mettiamo insiem due atti di pietà;
io... questo!
(Gli mostra la zimarra che tiene sotto il braccio)
E tu...
(accennandogli Rodolfo chino su Mimì addormentata)
lasciali soli là!...

Schaunard
(Si leva in piedi.)
(commosso)
Filosofo, ragioni!
(guardando verso il letto)
È ver!... Vo via!
(Si guarda intorno, e per giustificare la sua partenza prende la bottiglia dell'acqua e scende dietro Colline chiudendo con precauzione l'uscio.)

Mimì
(Apre gli occhi, vede che sono tutti partiti e allunga la mano verso Rodolfo, che gliela bacia amorosamente.)
Sono andati? Fingevo di dormire
perché volli con te sola restare.
Ho tante cose che ti voglio dire,
o una sola, ma grande come il mare,
come il mare profonda ed infinita...
(Mette le braccia al collo di Rodolfo.)
Sei il mio amore e tutta la mia vita!

Rodolfo
Ah, Mimì,
mia bella Mimì!

Mimì
(Lascia cadere le braccia.)
Son bella ancora?

Rodolfo
Bella come un'aurora.

Mimì
Hai sbagliato il raffronto.
Volevi dir: bella come un tramonto.
«Mi chiamano Mimì,
il perché non so...».

Rodolfo
(intenerito e carezzevole)
Tornò al nido la rondine e cinguetta.
(Si leva di dove l'aveva riposta, sul cuore, la cuffietta di Mimì e gliela porge.)

Mimì
(gaiamente)
La mia cuffietta...
Ah!
(Tende a Rodolfo la testa, questi le mette la cuffietta. Mimì fa sedere presso a lei Rodolfo e rimane colla testa appoggiata sul petto di lui.)
Te lo rammenti quando sono entrata
la prima volta, là?

Rodolfo
Se lo rammento!

Mimì
Il lume si era spento...

Rodolfo
Eri tanto turbata!
Poi smarristi la chiave...

Mimì
E a cercarla
tastoni ti sei messo!...

Rodolfo
...e cerca, cerca...

Mimì
Mio bel signorino,
posso ben dirlo adesso:
lei la trovò assai presto...

Rodolfo
Aiutavo il destino...

Mimì
(ricordando l'incontro suo con Rodolfo la sera della vigilia di Natale)
Era buio; e il mio rossor non si vedeva...
(Sussurra le parole di Rodolfo).
«Che gelida manina...
Se la lasci riscaldar!...»
Era buio
e la man tu mi prendevi...
(Mimì è presa da uno spasimo di soffocazione e lascia ricadere il capo, sfinita.)

Rodolfo
(Spaventato, la sorregge.)
Oh Dio! Mimì!
(In questo momento Schaunard ritorna: al grido di Rodolfo accorre presso Mimì).

Schaunard
Che avvien?

Mimì
(Apre gli occhi e sorride per rassicurare Rodolfo e Schaunard.)
Nulla. Sto bene.

Rodolfo
(La adagia sul cuscino.)
Zitta, per carità.

Mimì
Sì, sì, perdona,
ora sarò buona.
(Musetta e Marcello entrano cautamente, Musetta porta un manicotto e Marcello una boccetta.)

Musetta
(a Rodolfo)
Dorme?

Rodolfo
(avvicinandosi a Marcello)
Riposa.

Marcello
Ho veduto il dottore!
Verrà; gli ho fatto fretta.
Ecco il cordial.
(Prende una lampada a spirito, la pone sulla tavola e l'accende.)

Mimì
Chi parla?

Musetta
(Si avvicina a Mimì e le porge il manicotto.)
Io, Musetta.

Mimì
(Aiutata da Musetta si rizza sul letto, e con gioia quasi infantile prende il manicotto.)
Oh, come è bello e morbido! Non più
le mani allividite. Il tepore
le abbellirà... (a Rodolfo) Sei tu
che me lo doni?

Musetta
(pronta)
Sì.

Mimì
(Stende una mano a Rodolfo).
Tu, spensierato!
Grazie. Ma costerà.
(Rodolfo scoppia in pianto.)
Piangi? Sto bene...
Pianger così, perché?
(Mette le mani nel manicotto, si assopisce inclinando graziosamente la testa sul manicotto in atto di dormire.)
Qui.. amor... sempre con te!
Le mani... al caldo... e... dormire.
(Silenzio).

Rodolfo
(Rassicurato nel vedere che Mimì si è addormentata, cautamente si allontana da essa e fatto un cenno agli altri di non far rumore, si avvicina a Marcello.)
Che ha detto
il medico?

Marcello
Verrà.

Musetta
(Fa scaldare la medicina portata da Marcello sul fornello a spirito, e quasi inconsciamente mormora una preghiera.)
(Rodolfo, Marcello e Schaunard parlano assai sottovoce fra di loro; di tanto in tanto Rodolfo fa qualche passo verso il letto, sorvegliando Mimì, poi ritorna verso gli amici.)
Madonna benedetta,
fate la grazia a questa poveretta
che non debba morire.
(interrompendosi, a Marcello)
Qui ci vuole un riparo
perché la fiamma sventola.
(Marcello si avvicina e mette un libro ritto sulla tavola formando paravento alla lampada.)
Così.
(Ripiglia la preghiera.)
E che possa guarire.
Madonna santa, io sono
indegna di perdono,
mentre invece Mimì
è un angelo del cielo.
(mentre Musetta prega, Rodolfo le si è avvicinato.)

Rodolfo
Io spero ancora. Vi pare che sia
grave?

Musetta
Non credo.

Schaunard
(Camminando sulla punta dei piedi va ad osservare Mimì, fa un gesto di dolore e ritorna presso Marcello.)
(con voce strozzata)
Marcello, è spirata...
(Intanto Rodolfo si è avveduto che il sole della finestra della soffitta sta per battere sul volto di Mimì e cerca intorno come porvi riparo; Musetta se ne avvede e gli indica la sua mantiglia, sale su di una sedia e studia il modo di distenderla sulla finestra.)
(Marcello si avvicina a sua volta al letto e se ne scosta atterrito; intanto entra Colline che depone del danaro sulla tavola presso a Musetta.)

Colline
Musetta, a voi!
(Poi visto Rodolfo che solo non riesce a collocare la mantiglia corre ad aiutarlo chiedendogli di Mimì)
Come va?...

Rodolfo
Vedi?... È tranquilla.
(Si volge verso Mimì, in quel mentre Musetta gli fa cenno che la medicina è pronta, scende dalla scranna, ma nell'accorrere presso Musetta si accorge dello strano contegno di Marcello e Schaunard.)
(con voce strozzata dallo sgomento)
Che vuol dire
quell'andare e venire,
quel guardarmi così...

Marcello
(Non regge più, corre a Rodolfo e abbracciandolo con voce angosciata grida:)
Coraggio !

Rodolfo
(Si precipita al letto di Mimi, la solleva e scotendola grida colla massima disperazione:)
(piangendo)
Mimì... Mimì!...
(Si getta sul corpo esanime di Mimì)
(Musetta, spaventata corre al letto, getta un grido angoscioso, buttandosi ginocchioni e piangente ai piedi di Mimì dalla parte opposta di Rodolfo.
Schaunard si abbandona accasciato su di una sedia a sinistra della scena.
Colline va ai piedi del letto, rimanendo atterrito per la rapidità della catastrofe.
Marcello singhiozza, volgendo le spalle al proscenio.)

La Bohème - Cuarto cuadro: En el ático

Cuadro de cuarto

en ese momento, los amigos eran viudos durante mucho tiempo

Musetta se había convertido en un personaje casi oficial; - durante tres o cuatro meses Marcello no la había conocido

También lo hizo Mimi; - Rodolfo ya no había oído hablar de ello que por sí mismo cuando estaba solo

Un día Marcello besó en secreto una cinta olvidada por Musetta, vio a Rodolfo escondiendo un capó - el capó rosa - olvidado por Mimi

¡Está bien! Marcello murmuró, es vil como yo

¡Buena y terrible vida!


En el ático

(La misma escena que la imagen 1.)
(Marcello sigue delante de su caballete, ya que Rodolfo está sentado en su mesa: les gustaría persuadirse unos a otros que trabajan infaliblemente, mientras que en cambio no hacen nada más que charlar)

Marcelo
(continuando el discurso)
¿En un cupé?

Rodolfo
Con parille y libreas
Me saludó riendo. ¡Para, Musetta!
Le dije፦ ¿Qué pasa con el corazón? - «No venzco o no lo siento
gracias al terciopelo que lo cubre

Marcelo
(esforzándose por reír)
Lo he probado
¡realmente!

Rodolfo
(para sí mismo)
(Loiola, vamos! Te estás riendo y riendo.)
(Empuje el trabajo hacia atrás)

Marcelo
(Pinta grandes pinceladas.)
¿No estás golpeando? ¡Bien! Aunque lo vi

Rodolfo
¿Musetta?

Marcelo
Mimi

Rodolfo
(Traduciendo, deja de escribir)
¿La has visto?
(Se recompone.)
¡Oh, mira!

Marcelo
(Detiene el trabajo.)
Estaba en el carruaje
vestido como una reina

Rodolfo
(alegremente)
¡Hurra!
Estoy contento por ello

Marcelo
(para sí mismo)
(Mentiroso, está cargando de amor.)

Rodolfo
Trabajamos

Marcelo
Trabajamos
(Reanudan el trabajo.)

Rodolfo
(Lanza el bolígrafo.)
¡Qué bolígrafo tan infame!
(siempre sentado y muy atento.)

Marcelo
(Lanza el pincel.)
¡Qué pincel tan infame!
(Mira su pintura con firmeza, luego, en secreto de Rodolfo saca una cinta de seda de su bolsillo y lo besa.)

Rodolfo
(O Mimi, ya no vuelves
O buenos días
manitas, cabello oloroso
cuello de nieve!
¡Ah! ¡Mimi, mi pequeña juventud!
(Desde el cajón de la mesa, el capó Mimì es palanca)
Y tú, un capó leve
que bajo el guancial empieza a escuchar
todo lo que sabes nuestra felicidad
¡viene en mi corazón!
En mi corazón muerto, porque el amor murió.)

Marcelo
(No sé cómo es
que mi pennel funciona
colores y mezclas
contra mi deseo
Si me gusta dar palmadita
ya sea cielos o tierras o inviernos o manantiales
me traza dos pupilos negros
y una boca tetona
y Musetta está fuera
y la cara sigue
Y sale Musetta
la cara es descarada y todo fraude
Mientras tanto, Musetta disfruta
y mi corazón la llama vil
y espera a mi corazón...)

Rodolfo
(Se pone los auriculares en el corazón, y luego quiere ocultar su emoción a Marcello, se dirige a él y le pregunta fácilmente:)
¿Qué hora es?
¿Y Schaunard no va a volver?

Marcelo
(Sigue siendo meditabond, sacude a las palabras de Rodolfo y le responde alegremente:)
La hora del almuerzo de ayer

(Schaunard y Colline entran, el primero trae cuatro panes y el otro un papel de aluminio)

Schaunard
Aquí estamos

Rodolfo
¿Ebben?

Marcelo
¿Ebben?
(Schaunard pone los panes sobre la mesa)
(con desprecio)
¿La sartén?

Colinas
(Abre la lámina y extrae un arenque que también se coloca sobre la mesa)
Es un plato digno de Demóstenes
un arenque

Schaunard
salado

Colinas
El almuerzo está sobre la mesa
(Se sientan a la mesa, fingiendo estar en un almuerzo grande)

Marcelo
Esto es una cuccagna
de Berlingaccio

Schaunard
(Pone el sombrero de Colline sobre la mesa y coloca una botella de agua en ella.)
Ahora la champagna
pongámonos hielo

Rodolfo
(en Marcello, ofreciéndole pan)
Elija, o Baron
trucha o salmón?

Marcelo
(Gracias, acepta, luego se dirige a Schaunard y le presenta otro bocado de pan)
Duke, un idioma
de un loro?

Schaunard
(Se niega amablemente, se vierte un vaso de agua y luego se lo pasa a Marcello; el único vaso pasa de uno a otro. Colline, que devoró rápidamente su pan, se levanta.)
Gracias, abrázame
Tengo un baile esta noche

Rodolfo
(en Colline)
¿Ya está lleno?

Colinas
(con importancia y gravedad)
Con prisa
El rey me espera

Marcelo
(cuidadosamente)
¿Hay algún complot?

Rodolfo
¿Unos cuantos entrenadores?
(Se levanta, se acerca a Colline y le dice con curiosidad cómica:)
¿Unos cuantos entrenadores?

Marcelo
¿Unos cuantos entrenadores?

Colinas
(Camina pavo real con buen aire.)
El rey me llama
al Ministro
Rodolfo, Schaunard y Marcello
(Rodea las colinas y les hacen arcos grandes.)
¡Bien!

Colinas
(con protección del aire)
Pero
Ya veré... Guizot

Schaunard
(a Marcello)
Dame la borla

Marcelo
(Le da el único vaso.)
Sí, bebe, voy a pappy!

Schaunard
(Solemne, se sube a una silla y levanta el vaso.)
Permítanme que me dejen ir al noble forsess

Rodolfo y colinas
(interrumpiéndolo)
¡Basta!

Marcelo
¡Saco!

Colinas
¡Qué decocción!

Marcelo
¡Quítate el talón!

Colinas
(tomando el vaso en Schaunard)
¡Dame el gotto!

Schaunard
(Asiente con la cabeza a sus amigos para que continúe)
(inspirado)
Me inspira irresistible
la historia del romance!

Los demás
(gritando)
¡No!

Schaunard
(rendimiento)
Acción coreográfica
entonces?

Los demás
(Aplaudiendo, rodean a Schaunard y lo sacan de la silla)
¡Sí! ¡Sí!

Schaunard
El baile
con música vocal!

Colinas
Despeja las habitaciones
(Llevan la mesa y las sillas por un lado y se preparan bailando)
Gavotta

Marcelo
(proponiendo varios bailes)
Minuto

Rodolfo
Pavianella

Schaunard
(marcando la danza española)
Fandango

Colinas
Propongo la cuadrilla
(Los demás lo aprueban.)

Rodolfo
(alegremente)
Entregue a las damas

Colinas
¡Digo!
(Finge estar en grandes tareas para arreglar la cuadrilla.)

Schaunard
(Improvisando, supera el tiempo con gran importancia cómica)
La allera, la allera, la allera, ahí

Rodolfo
(Se acerca a Marcello, lo convierte en un gran arco ofreciendo su mano)
Dama de honor fanky

Marcelo
(modestamente, imitando la voz femenina)
Respeta la modestia
(con voz natural)
Por favor

Schaunard
La allera, la allera, la allera, ahí

Colinas
(dictando las cifras)
Balances
(Rodolfo y Marcello bailan la cuadriglia.)

Marcelo
La allera, la allera, la allera

Schaunard
(provocativo)
Primero está el Rondò

Colinas
(provocativo)
¡No, bestia!

Schaunard
(con desprecio exagerado)
¡Qué formas de lacayo!
(Rodolfo y Marcello siguen bailando)

Colinas
(ofendido)
Si no estoy bien
me indigna
Desenrolla la plancha
(Corre hacia la chimenea y agarra los muelles.)

Schaunard
(Toma la paleta de la chimenea.)
Listo
(ponerse en posición de pelear)
Sabor
Quiero beber tu sangre

Colinas
(Hace lo mismo)
Uno de nosotros grita aquí
(Rodolfo y Marcello dejan de bailar y se alejan de las risas)

Schaunard
Consigue una camilla

Colinas
Prepara un cementerio
(Schaunard y Colline están peleando.)

Rodolfo y Marcello
(alegremente)
Mientras se está pegando
la tenzona
vueltas y volantes
Rigodona
(Bailan alrededor de los duelistas, que fingen estar cada vez más enojados)
(La puerta se abre de par en par y Musetta entra en gran temblor.)

Marcelo
(vislumbrándolo)

Musetta

Musetta
(plaga)
Ahí está Mimi
(Con mucha ansiedad alrededor de Musetta.)
Está Mimi que me sigue y está enfermo

Rodolfo
¿Dónde está?

Musetta
Al hacer las escaleras
ya no había
(Puedes ver, para la puerta abierta, Mimi sentado en el escalón más alto de la escalera)

Rodolfo
¡Ah!
(Se apresura hacia Mimì; Marcello también corre.)

Schaunard
(en Colline)
Vamos a juntarnos
esa cuna
(Ambos llevan la cama delante)

Rodolfo
(Con la ayuda de Marcello lleva a Mimì a la cama.)
Ahí
(a amigos, plan:)
Para beber
(Musetta corre con un vaso de agua y le da un sorbo a Mimi)

Mimi
(con gran pasión)
¡Rodolfo!

Rodolfo
(Adagia Mimi en la cama.)
Cállate, descansa

Mimi
(Abraza a Rodolfo.)
¡Oh, mi Rodolfo!
¿Me quieres aquí contigo?

Rodolfo
¡Ah! mi Mimi
siempre, siempre!
(Persuade a Mimi para que se acueste en su cama y le pone la manta encima, luego con mucho cuidado acomoda su almohada debajo de la cabeza)

Musetta
(Toma a los demás al margen, y les dice en pocas palabras:)
Me refiero a que Mimi, escapó
de Viscontino, estaba al final de la vida
¿Dónde estás? Busca, busca... La veré
pasar
apenas arrastrando
Me dice: «No puedo aguantar más
Me estoy muriendo. Lo siento
(Agitando, sin notar que levanta la voz)
Quiero morir con él. Tal vez me está esperando
Acompáñame, Musetta?

Marcelo
(Hace un guiño al hablar despacio y Musetta se alza más lejos de Mimi)
St

Mimi
Me siento mucho mejor
Déjame mirar a tu alrededor
(con dulce sonrisa)
¡Ah, qué bueno está aquí!
Renacimos, sigo sintiendo la vida aquí
(levantarse un poco y abrazar a Rodolfo)
¡No! ¡No me dejas más!

Rodolfo
Boca bendita
¡Sigues hablando conmigo!

Musetta
(de los otros tres)
¿Qué tienes en la casa?

Marcelo
Nada

Musetta
¿No café? ¿No vino?

Marcelo
(con gran abatimiento)
Nada. ¡Ah! miseria!

Schaunard
(observó cautelosamente a Mimì, tristemente en Colline, lo llevó al margen:)
¡Está muerta en media hora!

Mimi
¡Tengo tanto frío!
¡Si tuviera manga! Estas manos mías
¿Nunca podrán calentarse?
(Tos.)

Rodolfo
(Toma en sus manos de Mimi, calentándolos)
¡Aquí, en la mía! ¡Cállate!
Te cansas de hablar

Mimi
Tengo un poco de tos
Estoy acostumbrado
(Al ver a los amigos de Rodolfo, los llama por su nombre: corren atentos a ella)
Buenos días, Marcello
Schaunard, Colline... buenos días
(sonriendo)
Todo el mundo aquí, todo el mundo aquí
sonriendo a Mimi

Rodolfo
No hables, no hables

Mimi
Hablo despacio
no tengas miedo, Marcello
(asiente con la cabeza para aprender)
escucha: Musetta es muy buena

Marcelo
Lo sé, lo sé
(Presta la mano a Musetta.)
(Schaunard y Colline se alejan tristemente: Schaunard se sienta a la mesa, con la cara en las manos; Colline sigue siendo reflexivo.)

Musetta
(Él aleja a Marcello de Mimì, levanta los pendientes y se los da diciendo con voz:)
A ti, vende, trae de vuelta
unos cuantos cordiales, manda a un médico!

Rodolfo
Descanso

Mimi
¿No me vas a dejar?

Rodolfo
¡No! ¡No!
(Mimi se desvanece gradualmente, Rodolfo toma un golpe y se sienta en la cama)
(Marcello se va a ir, Musetta lo arresta y lo lleva más lejos de Mimi)

Musetta
¡Escucha!
Tal vez sea la última vez
que ha hecho un deseo, pobrecita!
Me pondré en la manga. Iré contigo

Marcelo
(movido)
Estás bien, o mi Musetta
(Musetta y Marcello empiezan con prisa.)

Colinas
(Mientras Musetta y Marcello hablaban, el pastrano despegó)
(con creciente emoción)
Vieja Zimarra, escucha
Me quedo en el suelo, asciende
el monte sagrado o devi
Mis gracias que recibes
Nunca doblaste el desgastado
de vuelta a los ricos y los poderosos
Passâr en los bolsillos
como en cuevas tranquilas
filósofos y poetas
Ahora que los días felices
huye, te digo: adiós
un fiel amigo mío
Adiós, adiós
(Hills, hizo un rollo, lo pone bajo el brazo, pero al ver a Schaunard, se acerca a él, se golpea el hombro tristemente diciéndole:)
Schaunard, cada uno de diferentes modos
(Schaunard levanta la cabeza.)
vamos a armar dos actos de lástima
yo... esto!
(Le muestra la zimarra sostenida bajo el brazo)
Y tú
(mencionando que Rodolfo se inclinó sobre Mimi dormido)
¡déjalos solos ahí!

Schaunard
(Se pone de pie.)
(movido)
Filósofo, razones!
(mirando hacia la cama)
¡Es verdad!... ¡Vete lejos!
(Mira a su alrededor, y para justificar su partida toma la botella de agua y desciende detrás de Colline, cerrando cuidadosamente la puerta)

Mimi
(Abre los ojos, ve que todos se fueron y estira la mano hacia Rodolfo, quien la besa amorosamente.)
¿Se han ido? Estaba fingiendo dormir
porque quería quedarme a solas contigo
Tengo tantas cosas que quiero decirte
o solo uno, pero tan grande como el mar
como el mar profundo e infinito
(Pone los brazos alrededor del cuello de Rodolfo.)
¡Eres mi amor y toda mi vida!

Rodolfo
Ah, Mimi
mi hermosa Mimi!

Mimi
(Deja que se te caigan los brazos)
¿Sigo guapa?

Rodolfo
Hermosa como una aurora

Mimi
Te has perdido la comparación
Querías decir: tan bonito como una puesta de sol
Me llaman Mimi
por qué no sé

Rodolfo
(suavizar y acariciar)
La golondrina volvió al nido y chira
(El auricular de Mimi se eleva desde donde lo había colocado, sobre su corazón, y se lo trae.)

Mimi
(Gaiosamente)
Mi gorro
¡Ah!
(Rodolfo cueza la cabeza, se pone la gorra. Mimi se sienta junto a ella Rodolfo y se queda con la cabeza apoyada en el pecho.)
Lo recuerdas cuando llegué
la primera vez, ¿ahí?

Rodolfo
¡Si lo recuerdo!

Mimi
El lumen se había apagado

Rodolfo
¡Estabas tan enfadada!
Luego pierdes la llave

Mimi
Y buscarlo
botones que te pones!

Rodolfo
y busca, busca

Mimi
Mi guapo amo
Bien puedo decirlo ahora
la encontró muy pronto

Rodolfo
Estaba ayudando al destino

Mimi
(recordando su encuentro con Rodolfo en Nochebuena)
Estaba oscuro; y no se podía ver mi rossor
(Susurra las palabras de Rodolfo)
Qué manita fría
¡Si lo dejas calentar!
Estaba oscuro
y la mano que me llevaste
(Mimi es tomada por un espasmo de asfixia y deja que su cabeza se caiga hacia atrás, agotada.)

Rodolfo
(Asustado, la sostiene.)
¡Oh, Dios! ¡Mimi!
(En este momento Schaunard regresa: en el grito de Rodolfo vino a Mimì)

Schaunard
¿Qué pasa?

Mimi
(Abre los ojos y sonríe para tranquilizar a Rodolfo y Schaunard)
Nada. Estoy bien

Rodolfo
(Colócalo sobre la almohada)
Cállate, por caridad

Mimi
Sí, sí, perdona
Estaré bien ahora
(Musetta y Marcello vienen con cautela, Musetta lleva una manga y Marcello una botella.)

Musetta
(en Rodolfo)
¿Está durmiendo?

Rodolfo
(acercándose a Marcello)
Descanso

Marcelo
¡He visto al médico!
Vendrá; lo apuré
Aquí está lo cordial
(Toma una lámpara de espíritu, la pone sobre la mesa y la enciende)

Mimi
¿Quién habla?

Musetta
(Se acerca a Mimì y le ofrece la manga.)
Yo, Musetta

Mimi
(Ayudada por Musetta se pone de pie en la cama, y con alegría casi infantil se lleva la manga.)
¡Oh, qué bonito y suave es! No más
manos vívidas. La calidez
los embellece... (en Rodolfo) Eres tú
¿Qué me lo das?

Musetta
(listo)

Mimi
(Le esparce una mano a Rodolfo)
¡Tú, despreocupado!
Gracias. Pero costará
(Rodolfo irrumpe en llanto)
¿Estás llorando? Estoy bien
Llora así, ¿por qué?
(Pone las manos en la manga, se desgasta inclinando con gracia la cabeza sobre la manga cuando duerme)
Aquí... amor... siempre contigo!
Manos... calientes... y... duermen
(Silencio)

Rodolfo
(Asegurado al ver que Mimi se ha quedado dormido, se aleja cautelosamente de ella y ha hecho un guiño a los demás para no hacer ruido, se acerca a Marcello)
¿Qué ha dicho?
el médico?

Marcelo
Vendrá

Musetta
(Calienta la medicina traída por Marcello en la estufa de alcohol, y casi inconscientemente murmura una oración)
(Rodolfo, Marcello y Schaunard hablan muy tranquilamente entre sí; de vez en cuando Rodolfo da unos pasos hacia la cama, custodia a Mimì y luego vuelve con amigos)
Beata Madonna
dale la gracia a esta pobre chica
que no tengo que morir
(interrumpiendo, a Marcello)
Aquí se refugia
porque la llama está agitando
(Marcello se acerca y coloca un libro de pie sobre la mesa formando una pantalla a la lámpara)
Así que
(Retroceda la oración)
Y que se cure
Santa Madonna, soy
indigno de perdón
mientras que Mimì
es un ángel del cielo
(mientras Musetta reza, Rodolfo se acercó a ella)

Rodolfo
Aún espero. ¿Crees que es
serio?

Musetta
No lo creo

Schaunard
(Caminando sobre sus dedos de los pies va a observar a Mimi, hace un gesto de dolor y regresa a Marcello)
(con voz estrangulada)
Marcello, está arañada
(Mientras tanto, Rodolfo ha sentido que el sol de la ventanilla del ático está a punto de golpear en la cara de Mimi e intenta abrigarlo; Musetta advierte al respecto e indica su mantilla, se sube a una silla y estudia cómo extenderla por la ventana.)
(Marcello a su vez se acerca a la cama y se asusta de ella; mientras tanto, entra Colline, quien pone dinero sobre la mesa en Musetta)

Colinas
Musetta, para ti
(Después ver a Rodolfo que no consigue colocar la mantilla que corre para ayudarle preguntándole sobre Mimi)
¿Cómo va todo?

Rodolfo
¿Ves?... Es silencioso
(Se dirige a Mimì, porque mientras Musetta le señaló que la medicina está lista, desciende de la escranna, pero cuando se apresuró a Musetta se da cuenta del extraño comportamiento de Marcello y Schaunard)
(con una voz estrangulada por la consternación)
¿Qué significa?
que ir y venir
que me miran así

Marcelo
(Ya no se sostiene, corre hacia Rodolfo y abrazándolo con voz angustiada grita:)
¡Coraje!

Rodolfo
(Se apresura a la cama de Mimi, la levanta y grita sus gritos con la máxima desesperación:)
(llorando)
Mimi... ¡Mimi!
(Se lanza sobre el cuerpo esánime de Mimi)
(La asustada Musetta corre a la cama, lanza un llanto angustiante, arroja sus rodillas y llora a los pies de Mimi en el lado opuesto de Rodolfo
Schaunard se baja en una silla a la izquierda de la escena
Hills va al pie de la cama, quedando aterrorizado por la velocidad de la catástrofe
Marcello hipo, dando la espalda al proscenio.)

Composição: